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Sabato, 20 Aprile 2024
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La Copersalento di Maglie si difende e replica a tutti

Repliche a Blasi, a Fitto, al Pd magliese: dall'azienda non ci stanno a passare per capro espiatorio di una vicenda che ha molti lati controversi: "Basta giocare, ciascuno si assuma le responsabilità"

MAGLIE - CoperSalento si difende e risponde alle polemiche che in questi giorni hanno riguardato l'azienda e che da tempo stanno alimentando una querelle tutta politica tra il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, e il sindaco di Melpignano, Sergio Blasi. A quest'ultimo, i responsabili dell'azienda rinfacciano di continuare a dire "cose parziali utili al suo intento che, crediamo, non essere quello della tutela del territorio ma solo quello di autoreferenziarsi politicamente", chiarendo come la Copersalento "non abbai", ma "parli per la prima volta ed esibisce e consegna carteggi di Enti che tutti dicono l'assenza di allarme ambientale e sanitario", né tanto meno intimidisca, come "fa il sig. Blasi quando presenta una mozione al Presidente Gabellone, addirittura dicendogli cosa dovrebbe fare contro la Copersalento, e quando promette un posto di lavoro che, ad ora, è stato difeso solo ed unicamente dalla società e non dal sindaco Blasi con i suoi proclami elettorali né dal sindaco Fitto con i suoi silenzi".

Da CoperSalento si ribadisce che le analisi del maggio 2008 sono nulle "non solo da un punto di vista giuridico", ma anche "da un punto di vista scientifico perché fatte su un campione aperto ad inquinamenti diversi e con un apparecchio in corso di taratura e, quindi, impreciso": "Ogni studio - affermano - sulla qualità dell'aria ed ogni studio sulle deposizioni al suolo degli inquinanti, esprimono come tutto sia nella norma. Ad oggi, solo due allevamenti in tutto il territorio controllato, che supera i dieci (!) chilometri dal nostro camino, hanno dati risultati fuori norma. Ogni studio dice con chiarezza che diverse sono le cause di formazione delle diossine: auto, fuochi in campagna, uso di erbicidi e anche, ma non solo, industrie".

In merito all'agibilità, da Copersalento precisano che si parla di manutenzioni ordinarie, tanto è vero che nell'ultima missiva del comune di Maglie si menzionano lavori in assenza di urgenza e di indifferibilità: "Quindi - si chiedono - dov'è il rischio per l'ambiente e la salute? Forse nel suo territorio il sindaco Blasi ha tutte le agibilità, non ha eternit da smontare e smaltire? Siamo completamente d'accordo con il segretario del Pd, Salvatore Capone, quando ribadisce la necessità di chiarezza sulla vicenda Copersalento".

Critiche da Copersalento arrivano anche al Pd magliese, che "afferma il falso, con il solo intento di terrorizzare la popolazione e rovinare una realtà produttiva che ha portato ricchezza sin dagli anni '70 nel territorio di Maglie e non solo". Secondo Copersalento, il gruppo di opposizione magliese continuerebbe a leggere "documenti di sua sola conoscenza", contrari a quanto dicano i rapporti dell'Inca, le campagne di monitoraggio eseguite dall'Arpa Puglia e dalla Asl Lecce, lo studio di qualità dell'aria del marzo 2009 fatto dall'Istituto di Scienza dell'Atmosfera e del Clima di Lecce insieme all'Ufficio Ambiente della Provincia di Lecce: "In particolar modo - si legge in una nota dell'azienda - l'Isac Lecce, alle pagg. 32 e 37, esaminando le sorgenti di inquinamento a Maglie, indica come fattori determinanti il traffico veicolare e la combustione in campagna dei residui d'agricoltura (ben 95 interventi solo nell'anno 2008 accertati e verbalizzati dai Vigili del Fuoco). L'Arpa Puglia, con le parole del suo direttore generale prof. Assennato, ha espressamente detto non esistere un allarme ambientale. Le numerose analisi sui terreni, sui foraggi, sulla carne bovina, equina, suina, ovina, sul latte bovino ed ovi-caprino, sulle uova, fatte dagli Istituti Zooprofilattici di Manfredonia e di Teramo, su incarico della Asl Lecce, sono a dimostrare, nero su bianco, l'assenza di un allarme sanitario. Infine, le analisi sulle deposizioni eseguite nel territorio salentino dall'Inca hanno dimostrato che le diossine avevano valori più alti del solito proprio nei periodi durante i quali la Copersalento era ferma".

Dall'azienda si chiede di sapere se "le alte deposizioni del dicembre 2008, con la Copersalento chiusa da un mese, riscontrate nei deposimetri siti presso la Scuola Elementare di Melpignano, hanno avuto un seguito di controlli ed azioni da parte del sindaco Blasi, corroborato e confortato da chi oggi lo sostiene, così come sarebbe interessante sapere se tutte le industrie, aziende, scuole ed in generale tutti gli edifici pubblici di Melpignano, siano in possesso del certificato d'agibilità e di prevenzione incendi. In caso non fosse, il sindaco Blasi predicherebbe bene, razzolando male".
Ma Copersalento non risparmia dalla propria requisitoria il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, "omologo nelle polemiche al sindaco Blasi", perché "esprime la bislacca idea di un trattamento di favore cui la Copersalento sarebbe stata oggetto da parte della Provincia, dell'Arpa e della Asl": "Al sindaco Fitto - commentano con ironia dall'azienda - deve essere sfuggita la rassegna stampa (giornali nazionali e locali, televisione locale e nazionale ed internet, giusto per non farci mancar nulla) dell'ultimo anno. Affermare che la Copersalento goda di una situazione di favore è, senz'ombra di dubbio, un dire ardito e lontano dalla realtà".

L'azienda consiglia il sindaco di Maglie "a ricordare, ogni giorno, che la Copersalento è chiusa da cinque mesi e che i suoi dipendenti sono da altrettanto tempo in cassa integrazione a zero ore, per una sua ordinanza che, torniamo ad affermare con forza, poggia sul nulla e che si ostina a non revocare, nonostante gli Enti, con molta fatica e riluttanza, proprio a causa di un interessamento politico che a nessuna chiarezza ha portato, abbiano detto, esplicitamente ed in più occasioni, che non esiste un allarme ambientale e non esiste un allarme sanitario".

"La Copersalento - concludono - non chiede alcun trattamento di favore ma solo una rigida applicazione delle regole cui si è sempre attenuta. Basta giocare a nascondino, ognuna delle parti si assuma chiaramente le proprie dovute responsabilità".

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