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Maglie senza riprese in Consiglio: chi rema contro?

Un anno fa, veniva approvato un odg sulla trasparenza e le riprese in consiglio, a cura di Roberta Culiersi e di SeL: ad oggi, la commissione preposta alla modifica del regolamento ignora la questione

MAGLIE - La trasparenza amministrativa evidentemente non piace. Si sa che tutto il mondo è paese e che spesso e volentieri, al di là degli annunci, siano i fatti a marcare la differenza nell'operato politico. La forma è una cosa, la sostanza tutt'altra, anche se c'è chi sostiene che le due realtà debbano necessariamente coesistere. Ma, al di là dei fronzoli letterari, la premessa è d'obbligo, rispetto ad una situazione dall'alto contenuto politico.

A Maglie, infatti, qualcuno fa l'orecchio da mercante sul caso delle riprese audiovisive in consiglio comunale. Inizia a sorgere il sospetto che i cavilli burocratici siano una scusa buona per sminuire una proposta, che, peraltro, lo stesso consiglio aveva approvato, assicurando col proprio voto il favore alla trasparenza amministrativa. Ma, a distanza, di un anno, quello che sembrerebbe dedursi dall'intricato e macchinoso iter burocratico, messo in atto in seno al comune, è che si voglia ritardare un'iniziativa che nasce col solo intento di rendere il più chiaro possibile l'attività scolta nel consiglio comunale.

Un ostracismo evidente ed ingiustificato in virtù di quanto chiarito in precedenza, a meno che qualcuno, a Maglie, non ci abbia ripensato. In tal caso, però, le spiegazioni sarebbero d'obbligo. Una ricapitolazione degli eventi appare necessaria: dopo un lungo dibattito, partito nell'aprile 2010 e stimolato dal circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà, il consiglio comunale con atto 43 del 25 giugno successivo aveva approvato un ordine del giorno, prodotto sempre da SeL e portato nell'assise dalla consigliera di opposizione, Roberta Culiersi.

Lo stesso consiglio, quindi, aveva impegnato la Commissione consiliare competente, presieduta da Roberta Iasella, di proporre quanto prima una modifica al regolamento, che permettesse la completa liberalizzazione delle riprese. Da allora, però, tutto tace, nel senso che l'impegno è rimasto sulla carta e la Commissione incaricata, senza un chiaro motivo, si è quasi dimenticata di discutere della questione.

La denuncia arriva ancora una volta dal circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà, che si era fatto promotore della richiesta: i suoi rappresentanti ritengono importante sottolineare come siano ormai numerose le amministrazioni comunali che realizzano la diffusione visiva e sonora delle sedute consiliari e ciò avviene in maniera trasversale a prescindere, dunque, dalla colorazione politica, per permettere ai cittadini e a quanti volessero visionare le riprese (ad esempio tramite il sito ufficiale del Comune) di partecipare in maniera più attiva ai lavori consiliari.

"Ad oggi - precisano - ai magliesi non è consentito". Qualcosa si è arenato, dunque, e il circolo SeL, pertanto, denuncia l'immobilismo dell'attività della Commissione ordinamento che ancora non ha prodotto alcuna bozza di variante al regolamento nonostante i numerosi mesi trascorsi che appaiono davvero troppi per il compito che si doveva assolvere: "In tale lasso di tempo - si puntualizza - la cittadinanza è stata, di fatto, privata di questo importante strumento di trasparenza che sembrerebbe essersi incagliato per lungaggini amministrative a noi sconosciute e che iniziano ad apparire sospette".

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