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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Variante nella zona artigianale a Maglie, arriva l’ok del Consiglio di Stato

Si chiude la battaglia legale avviata nel 2014, in seguito all’appello di una società interessata. Confermata la decisione presa dal Tar: la modifica è legittima

MAGLIE - La variante urbanistica al piano di lottizzazione che aveva fatto della zona artigianale di Maglie una zona “mista” è legittima. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, in linea al parere già espresso dal Tar di Lecce, accogliendo la tesi difensiva sostenuta dal Comune attraverso gli avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora e chiudendo così definitivamente la battaglia legale avviata nel 2014 da una società.

L’area potrà può quindi essere utilizzata anche per scopi commerciali e direzionali (centri per logistica di deposito, magazzinaggio, trasporto e spedizione).

La variante determinò anche un contenzioso con la Regione Puglia che aveva annullato la delibera di approvazione. Ma l’Ente di via Capruzzi fu sconfitto dinanzi al Tribunale amministrativo che sancì la piena legittimità della scelta urbanistica, poiché già l’originario piano di lottizzazione del 1992 consentiva le zone miste, sebbene entro determinati limiti.

A sua volta, la società interessata aveva in primo e secondo grado sostenuto l’illegittimità della variante ritenendo fosse in contrasto con le previsioni del piano regolatore. Il ricorso fu rigettato dal Tribunale amministrativo e adesso dal Consiglio di Stato. I giudici di Palazzo Spada hanno ribadito la non necessità di una preventiva modificazione delle previsioni del piano regolatore e spiegato che le dotazioni ipotizzate non si riferiscono al lotto di proprietà della società appellante, sul quale era stata disposta la conferma della preesistente destinazione a servizi (spazi pubblici, attività collettive, verde pubblico e parcheggi), ma si limitano a prevedere obblighi di reperimento delle superfici a parcheggio all’interno di ciascun lotto o relativa monetizzazione a carico di ciascun lottizzante, nel caso in cui venga dimostrata l’impossibilità di reperire tali aree all’interno del lotto. Secondo i giudici, tale previsione (programmatica e generale) non è in alcun modo concretamente e direttamente lesiva dell’interesse specifico della società ricorrente.

“Si chiude finalmente una contesa giurisdizionale che ha condizionato molto lo sviluppo di una città come Maglie, fra le più produttive dell’intero Salento”, il commento dei legali. “Fa bene sperare che tutto questo avvenga in un periodo storico nel quale presto sarà davvero indispensabile avere strumenti urbanistici adeguati alle aspettative di crescita”.

Ha espresso soddisfazione anche il sindaco di Maglie Ernesto Toma: “Ringrazio i nostri concittadini, gli avvocati Pier Luigi Portaluri e Luciano Ancora, che così brillantemente hanno difeso una giusta iniziativa municipale tesa a consentire agli imprenditori, soprattutto in un momento così difficile, la possibilità di avviare nuove iniziative economiche”.

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